Business plan per una startup e riferimenti didattici Articolo dedicato alle caratteristiche principali del business plan. Con riferimenti didattici e un caso di studio reale.

Business plan per una startup e riferimenti didattici Articolo dedicato alle caratteristiche principali del business plan. Con riferimenti didattici e un caso di studio reale.

Il Business Plan è un documento molto importante per chi vuole fare business ed è molto utile in qualsiasi stadio di un impresa. Questo documento raccoglie tutte l’informazioni dall’azienda fino al mercato e vuole dimostrare le strategie ideate. Nel caso di una startup la redazione di un business plan permette di pianificare la strategia aziendale necessaria per raggiungere il profitto.

Ma cos’è una startup?

Per Steve Blank, uno degli uomini più influenti nel settore tecnologico, la startup è:

Un’organizzazione temporanea, che ha lo scopo di cercare un business model scalabile e ripetibile.

Quindi si tratta di un’organizzazione in fase transitoria che ha la sua ambizione a diventare grande impresa. Per raggiungere quest’obiettivo  i componenti dell’organizzazione sperimentano il loro modello per perfezionarlo. Il modello deve essere scalabile (quindi operare in un mercato molto ampio, con possibilità di crescita) e ripetibile nei suoi processi (di vendita, distribuzione, ecc).

Presentare un accurato business plan ad un investitore dimostra una certa padronanza del business. Inoltre il documento evidenzia come saranno investite le risorse richieste all’investitore. Il business plan si compone di diverse parti ed è un documento tecnico. In grosso modo gli elementi che costituiscono il business plan sono lo studio del mercato e del settore, il piano operativo e l’analisi economica-finanziaria. Una buona regola è cominciare il business plan con un executive summary che sintetizza tutto il documento.

Lo studio del mercato si può realizzare raccogliendo i dati da proprie ricerche o di terzi presentate nei report. Questa è un’analisi qualitativa ma è molto utile presentare i dati in modo strutturato per facilitare la comprensione al lettore. Un modello utile a quest’analisi è il modello di Porter e l’analisi Pest con cui si analizzano i fattori politici, economici, sociali e tecnologici. Nell’analisi del settore invece, si guardano da vicino le figure principali del proprio business: clienti e concorrenti. In questa parte si devono inserire i trends del mercato e l’analisi della concorrenza. Molti dati saranno utili per elaborare la strategia dell’impresa e fare una stima del piano economico-finanziario. Uno dei modelli che si può utilizzare è l’analisi SWOT che evidenzia punti di forza, debolezza, minacce e opportunità per la startup.

Il piano operativo raccoglie tutte le informazioni sulle risorse che saranno impiegate nell’azienda. Questo piano illustra in modo dettagliato tutte le azioni di marketing e commerciali, il fabbisogno di immobilizzazioni utili per il processo produttivola logistica e il piano organizzativo con l’organigramma aziendale.  Nel caso di sviluppo software è importante approfondire la struttura di front-end e back-end. Per ognuna di queste parti si può dedicare un capitolo specifico del business plan. Nel caso in cui i componenti del team vantano una certa reputazione si può pensare di dedicare il primo capitolo all’organico della startup. Tutto il piano operativo è molto utile per la redazione del piano economico-finanziario.

Infine, c’è il piano economico-finanziario. Questa è la parte che interessa maggiormente all’investitore. In essa ci sono i bilanci preventivi della startup, una descrizione dei dati inseriti se necessaria, l’analisi del break even point (il punto di pareggio) e l’analisi dei flussi di cassa.

Il processo iterativo di un business plan (credits: buildtheplan.com)

La redazione del business plan è iterativa poiché è facile imbattersi in problematiche fuori programma durante lo sviluppo del documento. Di conseguenza si devono aggiornare tutte le parti del business plan.

Durante i miei studi universitari ho frequentato il corso di business plan, esso prevedeva la redazione del documento (disponibile un esempio di business plan IdeaLab-Business-Plan). In quell’occasione ho realizzato insieme al mio team un business plan per un’azienda nel settore del 3D Printing Service & Marketplace. L’idea alla base del progetto mi è venuta dopo la lettura di Makers, scritto da Chris Anderson. La realizzazione del business plan ha coinvolto Barimakers, un’associazione del luogo. Questo per mettere in pratica il principio Get Out the Building secondo cui l’idea va modellata all’esterno dell’ufficio. In questo modo è possibile sfruttare i feedback degli interlocutori (che potrebbero essere i futuri potenziali clienti).

Come testo di riferimento segnalo Excellent business plan. Come pianificare una startup, sviluppare un’impresa e monitorare la performance di Kingsley A. Borello.

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In evidenza: get standard business plan (credits: utibeetim.com)

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