Domenica 4 dicembre 2016 i cittadini italiani sono stati chiamati a votare per il referendum costituzionale. La bella sorpresa è stata la grande affluenza alle urne, risultata pari al 68,48 per cento. Tuttavia, questo dimostra che la chiamata ai seggi è stata fin dall’inizio un referendum pro o contro l’esecutivo capace di mobilitare tutta la popolazione.
Questo è un errore poiché si doveva votare soltanto sulla riforma.
Il modo di presentare la riforma ai cittadini si è rivelato poco chiaro. Le diverse riforme sono state presentate sullo stesso quesito referendario:
Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?
Secondo il mio pensiero sarebbe stato opportuno votare per ogni punto della riforma costituzionale. Inoltre, i partiti di tutti gli schieramenti politici hanno la colpa di aver attuato una bruttissima campagna referendaria. Questi (inclusi i partiti su cui poggia il governo) hanno legato l’esito del referendum alla stabilità del governo.
Un fatto molto spiacevole, invece, è il proliferarsi della bufala sulla matita cancellabile. Tutto il materiale utilizzato per votare è fornito dal ministero, quindi si tratta di un metodo collaudato da un’istituzione. Credere che il materiale fornito non sia adeguato è come non credere all’istituzione stessa.
Purtroppo i canali di comunicazione social funzionano senza filtri e permettono con facilità il proliferarsi d’informazioni di ogni tipo. Inoltre le persone sono propense nel cercare informazioni non necessariamente corrette ma che confermano la propria tesi. Questo ha contribuito al proliferarsi del fenomeno.
Nonostante ciò l’alta affluenza alle urne trasmette fiducia. Spero che in futuro ci sarà maggiore chiarezza e correttezza da parte della politica e un senso critico più formato da parte del popolo. Solo in questo modo la nostra nazione sarà in grado di rinascere.
In evidenza: Riforma costituzionale Renzi-Boschi, credits: Wikipedia.org